È uno degli esami diagnostici più comuni.
Molto diffuso è il suo impiego nella valutazione del torace (possibilità di evidenziare focolai infettivi, quadri di congestione polmonare, versamenti pleurici) e di tutto l’apparato osteoarticolare (identificazione di fratture, tumori ossei, valutazione dell’osteoartrosi).
Per sottoporsi a una radiografia generalmente non è richiesta alcuna preparazione specifica. Per eseguire l’esame è necessario che il paziente si tolga gli indumenti indossati ed eventuali oggetti metallici presenti nella regione da esaminare.
Non esistono particolari restrizioni nel sottoporsi a questo tipo di esame. Le donne in età fertile devono essere in grado di escludere con certezza la presenza di una gravidanza: le radiazioni ionizzanti possono, infatti, essere dannose per il feto. In caso di gravidanza l’indagine viene eseguita solo se assolutamente necessaria e non sostituibile con altre metodiche che non facciano uso di radiazioni ionizzanti.
La radiografia non è dolorosa: i raggi x non provocano alcuna sensazione quando passano attraverso il corpo. Le radiazioni ionizzanti comportano però un effetto biologico sui tessuti che attraversano: nonostante la dose di radiazioni per ogni singola radiografia sia molto bassa, ciascun esame radiologico deve essere giustificato da un preciso quesito diagnostico non risolvibile con altre metodiche.
Per ottenere le immagini radiografiche di una precisa parte anatomica il paziente viene posizionato su un apposito tavolo e investito da un fascio di raggi x. L'esame si basa sulla capacità dei raggi x di impressionare una pellicola fotografica con diversa intensità a seconda dell’assorbimento da essi subito nel passaggio attraverso i diversi tessuti.
Notice: questo è il sito web di una cooperativa sociale sanitaria e come tale no profit, contenente articoli informativi il cui unico scopo è favorire la conoscenza nel pubblico interesse. Quest’articolo è liberamente ispirato e modificato in base alla nostra esperienza e in alcun modo deve essere utilizzato per curare o curarsi o per sostituirsi al parere dei Medici. Le immagini, se pubblicate, sono a bassa risoluzione e/o degradate nel rispetto della legge italiana che regola i diritti d'autore (633/1941 comma 1 art.70: "è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro") e della direttiva europea ipred2. Tutti i casi mostrati nell'articolo sono resi anonimi e sono casi trattati da OTB.