L’Epicondilite
L’epicondilite, conosciuta più comunemente come gomito del tennista, è una sindrome dolorosa dovuta generalmente ad una degenerazione del tendine e/o ad un sovraccarico funzionale dei muscoli epicondiloidei. Questi muscoli, localizzati nella regione laterale del gomito e dell’avambraccio, originano dall’ epicondilo e si inseriscono sul polso e sulla mano ed hanno la funzione di estendere il polso e le dita.
L’epicondilo è un distretto anatomico che di trova all’altezza dell’articolazione del gomito: è facilmente individuabile portando il braccio a 90 gradi, piegando il gomito e ruotando la mano ponendo il palmo verso il basso. L’area sopra il gomito, appunto è quella interessata dall’epicondilite, ovvero l’infiammazione dei muscoli che si inseriscono sull’epicondilo.
Cause
Molti fattori possono contribuire allo sviluppo dell’epicondilite:
· svolgere lavori manuali.
· svolgere lavori con sollevamento di oggetti pesanti.
· svolgere lavori con movimenti ripetitivi.
· situazioni “infiammatorie” dei nervi ( polineuropatia ).
Sintomi
Sono spesso caratterizzati da:
- Dolore al gomito che aumenta se lo si schiaccia
- Difficoltà a portare carichi anche non pesanti con il braccio disteso lungo il corpo
- Difficoltà e dolore nella rotazione dell’avanbraccio
Diagnosi
Il dolore specifico alla palpazione dell'epicondilo rappresenta il segno che caratterizza l’affezione. Viene eseguito sul gomito piegato a 90 gradi.
Altro segno quasi certo è il dolore provocato nei muscoli epicondilari, quando si chiede una estensione contrastata del polso a dita flesse e l’estensione contrastata delle dita, soprattutto del medio.
Esami strumentali
Oltre all'esame clinico sono utili a completamento diagnostico:
- Radiografia.
- RMN.
- Ecografia.
Trattamento non chirurgico
- Sospensione delle attività sportive o lavorative che hanno causato epicondilite.
- Crioterapia: mettere ghiaccio aiuta a ridurre il dolore.
- Utilizzo di tutori.
- Laserterapia.
- Ultrasuoni.
- Tecarterapia.
- Infiltrazioni locali di cortisonici
Trattamento chirurgico
La decisione di sottoporsi ad intervento chirurgico si basa soprattutto sulla gravità dei sintomi e sulla inefficacia delle terapie.
L’operazione in genere si esegue in Day Hospital e prevede poi una doccia gessata post operatoria da portare per circa venti giorni allo scopo di impedire qualsiasi movimento. Dopo l’operazione è necessario procedere con grande cautela: cominciare con sforzi minimi. Nel corso dei mesi successivi, con un po’ di pazienza, si riacquisterà una completa mobilita dell’arto.
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