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La Sindrome del Tunnel Carpale


 

La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è una delle “malattie” nervose periferiche più frequenti. È caratterizzata da dolore e intorpidimento (formicolio) delle prime tre dita della mano.
Nel 70% dei casi colpisce la donna e, a seconda dell’attività lavorativa svolta, si arriva ad un 60% di lavoratori colpiti da Tunnel Carpale. I lavoratori più colpiti si trovano nel settore manifatturiero, elettronico, tessile, alimentare, calzaturiero, come pure gli addetti al confezionamento, cuochi, orafi, meccanici, baristi e muratori. In circa il 75% dei casi è bilaterale, con prevalenza della mano dominante
.

 

Anatomia

 

Il Tunnel Carpale è un vero e proprio ‘tunnel’ nel polso costituito dalle ossa che formano tale articolazione. La parte superiore del tunnel è costituita da una banda spessa di tessuto connettivo chiamato legamento trasverso del carpo. Il nervo mediano ha un decorso che inizia dalle radici cervicali, discende lungo il braccio raggiungendo la mano attraverso questo tunnel nel polso. Il nervo mediano controlla il movimento ( presa ) e la sensibilità al pollice, indice, medio e la parte interna dell’anulare. All'interno del tunnel carpale si trovano anche i tendini che permettono il piegamento delle dita della mano chiamati tendini flessori.

 



Cause

 

La sindrome del tunnel carpale si verifica quando si determina una compressione del nervo mediano. I tessuti che circondano il tunnel carpale sono chiamati sinovia.
Il gonfiore della sinovia restringe lo spazio del tunnel carpale, e nel tempo, determina una sofferenza del nervo. La sindrome del tunnel carpale è causata dalla pressione sul nervo mediano nel suo passaggio attraverso il tunnel carpale.

Molti fattori possono contribuire allo sviluppo della sindrome del tunnel carpale:

·      Svolgere lavori manuali.

·      Svolgere lavori di precisione.

·      Svolgere lavori con movimenti ripetitivi.

·      I cambiamenti ormonali legati alla gravidanza o alla menopausa: il ristagno di liquidi può causare la compressione del nervo.

·      L'ereditarietà: il tunnel carpale può, in alcuni soggetti, essere più piccolo e quindi facilitare la compressione del nervo.

·      Patologie di base come il diabete, l'artrite reumatoide e ipo e iper tiroidismo possono avere un ruolo nell’insorgenza della patologia compressiva e degenerativa del nervo.

·      Situazioni “infiammatorie” dei nervi polineuropatia ) .

 


Sintomi

 

I sintomi più comuni della sindrome del tunnel carpale sono:

·      Intorpidimento, formicolio e dolore nella mano e delle dita controllate dal nervo Mediano più frequenti di notte che di giorno.

·      Caduta di oggetti dalla mano.

·      Sensazioni di dolore che si propagano dalla mano lungo il braccio fino la spalla.

·      Difficoltà mattutina anche ad eseguire le azioni più semplice.

·      Intorpidimento della mano guidando macchina o moto, andando in bicicletta, parlando al telefono o leggendo il giornale.

·      Sensazione di aghi all'interno della mano.

·      Sensazione di mano gonfia.

I sintomi di solito iniziano gradualmente e seguono un lento e progressivo peggioramento. In alcuni casi l’esordio è molto doloroso soprattutto in seguito a lavori molto pesanti svolti occasionalmente e a cui non si è abituati.

I sintomi sono più evidenti durante la notte e il dolore e i formicolii possono disturbare il riposo. 

Durante il giorno si avvertono spesso quando si tiene qualcosa in mano, come un telefono  o un libro o guidando un mezzo.

Scuotere o agitare le mani aiuta spesso a ridurre la sintomatologia.

Generalmente i sintomi in fase iniziale non si presentano costantemente ma con il passare del tempo possono diventare costanti.

Una sensazione di strana incapacità o debolezza può rendere azioni elementari come abbottonarsi la camicia o avvitare o cucire, quasi impossibili.

In questi casi può capitare che cadano oggetti dalle mani.

Se il tunnel carpale è in uno stadio molto avanzato sarà evidente una grave atrofia del muscolo opponente del pollice ( si noterà come un “buco” tra la base del pollice e il polso).

 

Diagnosi



Visita medica specialistica: per determinare la sofferenza del nervo Mediano, il medico, esaminerà gli effetti di una particolare posizione del polso chiamata Tinel, inoltre spesso la sola pressione del nervo provoca nel paziente una sensazione di formicolio o scossa.
Test elettrofisiologici: elettromiografia-elettroneurografia (EMG-ENG), è l’esame che permette di stabilire se c’è sindrome del tunnel carpale e sua gravità. L’esame viene eseguito tramite un manipolo che crea una leggera scossa elettrica e tramite degli elettrodi di superficie si registra la “quantità” di corrente elettrica che il nervo è in grado di trasportare, la velocità a cui lo fa e i suoi tempi di risposta alla stimolazione elettrica.

Lo studio del nervo Mediano per tunnel carpale non prevede l’utilizzo dell’ago che viene invece utilizzato per lo studio della muscolatura. Questo ago è in grado di “registrare “ la corrente presente nei muscoli durante la contrazione e a riposo e permette al neurologo di stabilire la presenza di una sofferenza muscolare che nella maggior parte dei casi è imputabile ad un problema di schiena.

 


Trattamento non chirurgico


 

Praticato nelle situazioni di tunnel carpale lieve o moderato.

·         Tutori: un tutore indossato durante la notte tiene il polso in posizione distesa evitando che si pieghi scatenando i sintomi notturni. I tutori possono essere indossati anche durante l’attività  lavorativa.

·         Farmaci: i farmaci semplici possono aiutare ad alleviare la sintomatologia. Questi farmaci comprendono farmaci anti-infiammatori non steroidei ( FANS ), come Ibuprofene, Nimesulide, Ketoprofene).

·         Assunzione di vitamina b12 e acido alfalipoico: questi integratori aiutano il trofismo del nervo e quindi aiutano nel tentativo di recupero.

·         Infiltrazioni di steroidi: una iniezione di cortisone all'interno del legamento trasverso del carpo spesso può fornire sollievo, ma i sintomi possono tornare.

·         Riposo: la riduzione o la sospensione di particolari attività può ridurre il disturbo
 

 

Trattamento chirurgico



La decisione di sottoporsi ad intervento chirurgico si basa soprattutto sulla gravità dei sintomi e sul risultato dell’elettromiografia. 

Nei casi più gravi l'intervento chirurgico è la prima ipotesi in quanto i trattamenti non chirurgici sarebbero con buona probabilitá inutili ed inoltre per evitare danni irreversibili anche se non garantisce la ripresa della sensibilitá alle dita poichè il nervo potrebbe essere stato danneggiato dalla lunga compressione.

 

·         Tecnica chirurgica

L'anestesia generalmente è locale e viene praticata tramite una puntura di anestetico direttamente nel palmo della mano. L’intervento chirurgico consiste nell’eseguire un taglio di circa 2 cm sul palmo della mano o sul polso, in seguito si seziona completamente il legamento trasverso del carpo per permettere la decompressione del nervo mediano. L'intervento in genere è molto breve, dura circa 20 minuti.

Nei casi più gravi, quando il nervo appare adeso alle strutture vicine si esegue la pulizia del nervo (neurolisi) per ridurre al minimo il rischio di recidiva. Nella maggior parte dei casi, la chirurgia del tunnel carpale è fatta in regime di ricovero ambulatoriale o day-hospital.

 

·         Metodo endoscopico: alcuni chirurghi fanno un’incisione cutanea più piccola (1 cm) e utilizzano una piccola telecamera, chiamata  endoscopio, per tagliare il legamento dall'interno del tunnel carpale. Questo in alcuni casi potrebbe accelerare il recupero.


 

Recupero e post-operatorio



Subito dopo l'intervento chirurgico, dovrete tenere la mano il più possibile a riposo. Possono insorgere dolore, gonfiore e rigidità. Potrebbe essere consigliato l'utilizzo di un tutore di polso per un massimo di 3 settimane. Presto si potrà usare la mano normalmente, avendo cura di evitare sforzi e compressioni sulla ferita chirurgica. Il dolore scompare subito dopo l’intervento chirurgico ma in relazione al grado e dalla durata della compressione del nervo mediano la sensazione di formicolio e di intorpidimento delle dita può durare anche dei mesi.


 

Complicazioni post-operatorie



Le complicanze in seguito ad intervento chirurgico per sindrome del tunnel carpale sono molto rare ma comunque possibili. Le più comuni sono:

·      Infezione e deiscenza della ferita chirurgica (frequente maggiormente nei diabetici).

·      Lesioni nervose (la lesione del nervo mediano impedisce l’opposizione del pollice ).

·      Recidiva.

·      Sindrome dolorosa algoneurodistrofica (di difficile trattamento).


 

Conclusioni



La maggior parte dei sintomi dei pazienti migliorano dopo l'intervento chirurgico, ma la ripresa potrebbe essere graduale. In media, la presa normale e la forza tornano circa 2 mesi dopo l'intervento chirurgico. La guarigione completa può richiedere fino a un anno. Se il dolore e la debolezza continuano per più di 2 mesi, può essere utile sottoporsi a cicli di fisioterapia alla mano e di assumere farmaci neurotrofici. Nella sindrome del tunnel carpale grave il recupero è più lento e potrebbe non essere completo.La Sindrome del tunnel carpale può a volte ripresentarsi (recidiva) e può richiedere un ulteriore intervento chirurgico.



 
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